Acque cristalline a Gorizia e non solo


Quando sono andata, per la prima volta, ad Arqua’ Petrarca, in gita scolastica, e assieme alle due compagne di classe ci siamo immortalate in una foto sedute sulla soglia della casa di Francesco Petrarca, non sapevo ancora che avrei amato tanto la mia terra. Mai avrei immaginato che le “Chiare e fresche dolci acque” una delle liriche più note della poesia italiana delle origini e della nostra letteratura in assoluto, assieme all’opera di Cesare Pavese avrebbero inciso così profondamente nella mia storia personale. “Un paese vuol dire non essere soli, sapere che nella gente, nelle piante, nella terra, c’è qualcosa di tuo, che anche quando non ci sei resta ad aspettarti.” L’epigrafe della Luna e i falò è la sintesi di ciò che ha rappresentato per me Gorizia. La mia città. Ed ho voluto usare le parole di Pavese perché mai sarei riuscita con una frase soltanto a descrivere il senso di tutto. Proprio non riesco a capire coloro i quali se ne vanno in giro per il mondo, cambiano città senza colpo ferire e non alzano evidentemente, mai lo sguardo dove l’orizzonte si perde.
Pensavo proprio a questo quando stamattina, acceso il pc, ho deciso di aggiungere un post per raccontare i luoghi. L’input mi è arrivato nei giorni scorsi, quando Beny Kosic ha messo online una significativa raccolta di immagini del nostro fiume. Così, approfittando del fatto di aver un bel po’ di materiale disponibile realizzato per il sito della Casa del bambù, lo condivido in questo blog per dimostrare che, come non smetterò mai di sostenere, Gorizia è al centro di un territorio meraviglioso.
Lago di Santa Lucia
La parte di territorio alpino della Slovenia offre svariati motivi di attrattiva; oltre alle escursioni dedicate a chi ama camminare o arrampicare, un valido motivo per visitarla è la scoperta dei suoi laghi. Tra questi, il piccolo specchio d’acqua di Santa Lucia offre molte opportunità per trascorrere una giornata all’aperto. Partendo da Gorizia si entra subito in Slovenia e si percorre la strada che risale il corso del fiume Isonzo, costeggiandolo e seguendone le morbide anse in direzione di Tolmino. Una piccola deviazione dalla strada principale ci conduce al paese di Most na Soči ed al suo lago, posti alla confluenza tra l’Isonzo ed il fiume Idria. Una affascinante alternativa per raggiungere il paese è prendere il treno partendo sempre da Gorizia, utilizzando la vecchia ferrovia Transalpina  per giungere fin qui con un convoglio di carrozze d’epoca trainate da una locomotiva a vapore, lungo un tracciato veramente interessante dal punto di vista paesaggistico. Un tempo parte del territorio italiano col nome di Santa Lucia d’Isonzo, questa località di origine antica e poco conosciuta risulta essere un sito archeologico molto importante in Europa; luogo di ritrovamento di circa 7000 sepolture, le più datate risalenti all’età del Bronzo, è considerata culla di una civiltà qui sviluppatesi a cui gli archeologi attribuiscono alcune esclusive specificità. Anche se non sembra, il lago è di natura artificiale, creatosi dopo la costruzione di una diga sull’Isonzo che però e posta alcuni chilometri più a valle e quindi non deturpa il paesaggio. Le acque di questo specchio d’acqua sono spesso di un colore azzurro tendente al bianco, in conseguenza del calcare in esse disciolto e contenuto nelle rocce che ne vengono a contatto. Il periplo del lago risulterà essere una gradevole passeggiata da effettuarsi su camminamenti appositamente predisposti; volendo immergersi ancor più nella natura si può mettere in conto la salita al monte Senica, che in circa un’ora di cammino su facili sentieri permette di godere di un superbo panorama su tutta la zona. In alternativa, è possibile navigare col tipico battello che solca le acque dell’Isonzo, costeggiandone le sponde che presentano diversità morfologiche di notevole rilievo proprio in presenza della stretta di Most na Soči. Se siete amanti della buona tavola, sia in paese e che sulle rive troverete alcuni ristoranti che cucinano la specialità locale, ovvero le trote marmorate appena pescate nelle acque del lago.
Da Most na Soci (Santa Lucia) è possibile anche raggiungere, in treno od in auto il lago di Bohini, seguendo le indicazioni riportate in questo link

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