Tesori cittadini: il giardino Viatori


Quando mercoledì scorso 22 maggio ho visitato, assieme ad un gruppo di amici, il Giardino Viatori il rischio della pioggia era alto. Questo maggio non ci ha regalato le belle giornate di sole alle quali, forse anche soltanto nell’immaginario, siamo abituati. Fortunatamente, invece, il cielo appena velato ha reso gradevolissima la riscoperta di questo tesoro cittadino che andrebbe visitato almeno un paio di volte all’anno, o anche di più, in contemporanea con le diverse fioriture delle camelie, delle azalee, delle magnolie, delle ortensie e via dicendo. Perché la sua ricchezza, come i veri giardini, è la sua mutevolezza, il suo trasformarsi di settimana in settimana, di mese in mese. Inverno compreso. Perfino il sottobosco, quello più nascosto sotto le azalee nella scarpata dal quale prende avvio il percorso delle visite guidate, è un profluvio di ellebori, bucaneve, primule e ciclamini. Ed è quindi un gran peccato che il giardino sia aperto al pubblico soltanto un paio di mesi all’anno. Anche se, fortunatamente, per i gruppi organizzati e previa prenotazione, è possibile la visita in tutti i mesi dell’anno.