A zonzo in città e regione: il castello di Gorizia


Quando ho deciso di utilizzare un appartamento che mi si era reso disponibile per affitto vacanze brevi, mai avrei pensato che Gorizia fosse una città così amata all’estero. Tutt’altro. Pensavo fossero in pochi a sapere che in quest’angolo di Nord Est c’è una città così ricca di storia. Invece, è successo l’opposto. Per i miei ospiti ho pensato, quindi, di predisporre alcune schede informative sui luoghi che più amo. Non soltanto in città o nell’immediata periferia. Ma luoghi storici, di cultura o anche solo interessanti dal punto di vista naturalistico che meritano, assolutamente, di essere visitati, nel corso della loro permanenza, seppur breve, in città. Mi ha aiutata, in questo, il marito della mia cara amica Silvia che ha lasciato Gorizia per essere più vicina alle sue adorate montagne, ma con un pezzo di cuore è sempre rimasta qua, assieme a noi.

Ovviamente, questa mini guida non può che partire dal castello, simbolo stesso della città.
Come tutti i luoghi situati in zone di transizione tra due o più culture, anche Gorizia nel corso della sua storia millenaria fu parte del territorio di molti popoli. Dalle vicende che interessarono la zona prende corpo la nascita del futuro castello, che nel corso dei secoli ebbe a conoscere diverse modifiche, tanto strutturali che di cambio d’uso. Costruito sopra un colle, il Castello di Gorizia rappresenta il simbolo ufficiale della città, e fu dalle sue pendici che ebbe luogo lo sviluppo urbanistico nel corso del Medioevo. Il primo nucleo venne edificato all’inizio dell’XI secolo, quando sul territorio cominciò il governo da parte dei conti di Gorizia, legati al Patriarcato di Aquileia. Nel corso del XIII secolo le costruzioni furono ampliate e cominciarono ad assumere le sembianze di una vera fortificazione; in aggiunta a ciò nacque anche il borgo circostante, sempre ubicato sul colle, a difesa del Castello. Nel 1500, con la fine della Contea di Gorizia, il territorio passò sotto il controllo degli Asburgo, salvo poi cadere in mano alla Repubblica di Venezia per un breve intervallo di pochi mesi tra il 1508 ed il 1509. In questo periodo vennero effettuate opere di rafforzamento delle fortificazioni, però nel XVII secolo la costruzione venne trasformata in caserma ed in carcere. Nel secolo successivo vennero eseguiti altri lavori di notevole importanza, con la costruzione di bastioni, di una polveriera e del muraglione a fronte del vicino Convento della Castagnevizza. Nel corso della prima guerra mondiale il Castello di Gorizia venne pesantemente bombardato e fu solo tra il 1934 ed il ‘37 che rivide il suo antico splendore, con l’opera di ricostruzione che gli fece assumere il suo attuale aspetto. Dalla sommità del colle, ed ancor più dall’alto delle mura, si gode del magnifico panorama su tutta la città e sulle alture circostanti, così tanto intrise di sangue e di storia. Oggi il castello è sede del museo del medioevo goriziano, oltre che di mostre periodiche. Lo stabile che fu il granaio ospita una mostra permanente con pannelli e plastici che illustrano la storia della Contea di Gorizia. La visita delle varie sale permette di godere delle splendide ricostruzioni degli ambienti che furono la dimora dei nobili del tempo. Nel cortile centrale si trovano i resti del maschio originario risalente all’ XI secolo oltre ad alcune ricostruzioni, a grandezza naturale, di armi da guerra medioevali.
Link al sito istituzionale di TurismoFVG: Castello di Gorizia
Indicazioni stradali dalla Casa del bambù: Google Maps

Nessun commento:

Posta un commento