I cittadini illustri di Anna Cecchini



Anna Cecchini è una creativa ed un poco, a dire il vero, la invidio proprio. Perché essere “artisti” a 360 gradi non è da tutti. Anzi, è per pochi. A me è capitato di conoscerla personalmente da poco; e proprio nell’ambito della rassegna “Incontri, racconti e luoghi”. Anche se, è stata lei a ricordarmelo, abbiamo avuto dei contatti per motivi di lavoro una vita fa. Ecco! Lei ha anche quella memoria che a me ormai fa difetto. Ma non mi lamento proprio. Perché la mia teoria è che ogni anno che passa, lungi dal crucciarmi per l’avanzare inesorabile del tempo, sono felice per l’aumentata ricchezza di esperienze e conoscenze. In questo caso Anna! Goriziana di adozione vive ormai da molti anni in città, mixando l’amore  per la letteratura con l’esplorazione del territorio.

Lo spettro greco: realtà e finzione nella Gorizia del dopoguerra


Riccardo Bellandi, toscano, come emerge inequivocabilmente dalla sua parlata, ha deciso, assieme alla famiglia, di stabilirsi qua a Gorizia. E ne è rimasto affascinato: della città e della sua storia. Nulla di più ovvio quindi per lui, appassionato di storia, di collocare qua in zona il suo ultimo romanzo ambientato nell'autunno 1946.
L'Italia, uscita sconfitta e prostrata dal conflitto, è sull'orlo di una guerra civile con l'Armata jugoslava che preme ai confini orientali. I servizi segreti degli Stati Uniti organizzano una rischiosa missione a Gorizia, città di confine occupata dagli angloamericani e rivendicata da Tito. Obiettivo: indebolire l'ala filojugoslava e rivoluzionaria del Pci, e scongiurare così lo scoppio di una guerra civile come in Grecia.

Gorizia e la centralità di un mondo da scoprire



slap kozjak, a Caporetto

Where do you came from? Quando, all’estero, qualcuno me lo chiede, per andare sul sicuro la mia risposta è sempre: a little town near Venice. Perché tutti, nel mondo, sanno dov’è Venezia. Mentre tantissimi, anche in Italia, non hanno la minima idea di dove si collochi, geograficamente, Gorizia.
Soltanto una volta, ed il mio stupore è stato grande, quando a Malacca, in Malesia, un occidentale che gestiva un bar e dove mi ero rifugiata per trovare un pochino di refrigerio, mi aveva ribattuto con un “Near Venice, ….. where?” Praticamente impossibilitata a rispondere con il nome della minuscola cittadina sconosciuta al di fuori della regione, risposi con convinzione: Trieste!