Entrando nello specifico, la prova di mantrailing è orientata a verificare le abilità dei cani nel seguire una traccia ed identificare correttamente una specifica persona in un’area. I cani che partecipano ad una prova di mantrailing devono dimostrare buona volontà e attitudine per il lavoro ed il conduttore deve dimostrare competenza e naturalezza nel condurre il suo amico a quattro zampe. La competizione prevede tre distinti livelli di qualifica. Ogni titolo, quando viene conseguito, definisce il livello di capacità in ambito sportivo e coloro i quali hanno ottenuto i migliori punteggi hanno titolo a partecipare alla competizione nazionale. Rigorosissimo il regolamento che l’infaticabile Federica ci ha consegnato per farci capire a che cosa stavamo assistendo. Non è certamente cosa da poco, perché il regolamento in questione è lungo 10 pagine, interlinea1! Semplificando al massimo, il cane segue una traccia dopo che gli è stato fatto annusare il cosiddetto “testimone d’odore” lasciato da un umano che, in gergo tecnico, si chiama figurante. In pratica, in questa competizione il cane è, o dovrebbe essere, in grado di seguire l’odore di una persona specifica oltre e attraverso gli odori e le tracce di altre persone.
Ogni evento deve offrire almeno due percorsi per livello, in modo che ci sia comunque una traccia disponibile nel caso in cui non fosse possibile utilizzare la traccia principale. I percorsi possono intersecarsi o coincidere in parte ma in tal caso i figuranti devono essere ovviamente diversi. E, quest’ultimi non devono aver percorso il campo di gara cui sono adibiti da almeno 15 giorni. Una organizzazione, quindi, complessa ed impegnativa, ma quando c’è la passione ogni ostacolo viene, in questo caso non soltanto metaforicamente, superato. Questi i risultati della competizione.