Lyduska, la contessa di Salcano


Oggi Gorizia è una città diversa. Il confine lo varcano soprattutto gli italiani, verso est, per divertirsi e lavorare nella Nova Gorica un tempo titina, diventata la più classica delle città del capitalismo globalizzato, con grattacielo in costruzione, un ateneo pieno di docenti stranieri e giovani poliglotti, piste ciclabili, scuole d’eccellenza, banda larga ovunque e divertimento a ogni ora. A ovest, in Italia, rimangono i pensionati e arrivano i migranti della rotta balcanica, in cerca di un passaggio verso l’Europa Occidentale, così come un tempo era il ventre molle della Cortina di Ferro, il passaggio più semplice per i cittadini in fuga dall’Europa dell’Est. Questo l’ultimo paragrafo dell’articolo “Il Muro di Gorizia, prima di Berlino” pubblicato dalla rivista telematica ilpost.it che ogni residente a Gorizia dovrebbe leggere. Ed anzi, lo dovrebbero leggere soprattutto coloro i quali non hanno radici cittadine e quindi non possono conoscere le travagliate vicende che la città ha vissuto il secolo scorso. Una storia, quella raccontata da Francesco Cancellato che, incredibilmente, esce lo stesso giorno in cui nelle librerie cittadine è stata posta in vendita la biografia di Lyduska Hornik de Nordis che sul quel confine ha vissuto ogni estate, nella villa di Salcano. La storia, narrata da Anna Cecchini che è accompagnata anche da tantissime foto inedite e messe a disposizione da Romano Facca, sarà presentata al pubblico venerdì prossimo 15 novembre, alle 17.30, nella sala convegni della Fondazione Cassa di risparmio di Gorizia di via Carducci.  Un appuntamento da non perdere per coloro i quali, come me del resto, sono sempre rimasti affascinati da questa donna straordinaria che ha vissuto, come giustamente ricorda il titolo del libro, una vita tra due mondi.

Il libro edito dalla MGS Press di Carlo Giovanella è in vendita nella libreria Faidutti di via Oberdan, Ubik corso Verdi e Antonini corso Italia.