Laureato in scienze strategiche a Torino e in scienze
internazionali e diplomatiche a Trieste, è esperto in Geopolitica e Gestione
delle crisi, materie che ha insegnato all’Università di Roma “La Sapienza”. E’
stato presidente di un gruppo di pianificazione della NATO e Direttore
dell’Istituto alti studi della difesa. Giornalista e scrittore, è autore di
numerosi libri a carattere storico e sulle missioni di peacekeeping. È
insignito della “Legion d’Onore” francese. Che dire di più per presentare questo
concittadino che, riposti i manuali tattici nel cassetto, inebria per la
chiarezza con la quale espone fatti, storie, verità e bugie. Già, perché
amaramente Marizza sottolinea, in guerra la prima vittima è la verità; insomma
la storia è ricca delle bufale che i governanti raccontano e alle quali la
gente crede ciecamente. E sono queste storie inventate che Gianni Marizza ci
racconterà mercoledì 11 aprile alle 18.30 in sala Dora Bassi a Gorizia, nell'ambito della nuova serie di incontri "Saperi, viaggi, esperienze". Un’occasione
da non perdere per conoscere ciò che i libri di storia ci hanno sempre tenuto
nascosto.
Mutuando il titolo di un programma televisivo di successo, vorrei proprio che Gorizia fosse considerata, di nuovo, città d'eccellenza del bel vivere: una città a misura d'uomo. Una città, insomma, dove si va a vivere con piacere. Per non parlare, poi, del suo territorio, ricchissimo di storia, tradizioni, luoghi bellissimi da scoprire.
Gianni Marizza racconta: In guerra, la prima vittima è la verità.
Scrittore infaticabile di storia, geopolitica ma anche
narratore con un po’ di nostalgia nei confronti della sua terra d’origine. E’ Gianni
Marizza, che abita a Roma, ma il suo cuore è rimasto qua, nell’Isontino. Generale
degli Alpini, ha comandato la Brigata Julia, è stato Vice Comandante del Corpo
d’Armata Multinazionale in Iraq ed ha partecipato a missioni di supporto alla
pace in Africa, nei Balcani e in Medio Oriente. Conosce varie lingue e, ironico
com’è, gli piace sottolineare che si fa capire abbastanza bene anche in
italiano. Con noi, ama invece dialogare in dialetto.
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