Sono chiare e fresche le acque dell'Isonzo, ma non sono dolci,
come quelle cantate da Petrarca. Anzi, tutt'altro. E non è un caso, quindi, se sulle sue rapide sono state girate scene di diversi film, tra i quali le Cronache di Narnia, il principe Caspian della Disney.
L'Isonzo, Soča in sloveno, è unanimemente
considerato uno dei corsi d’acqua più belli d’Europa, noto per lo spiccato
colore smeraldo e per le vivaci rapide che animano la sua parte alta.
E’ lungo 136 km e, dalla sua sorgente nella
Val Trenta in Slovenia, scende rapidamente verso l’Adriatico creando alla sua
foce l'oasi naturalistica dell’Isola della Cona. Area protetta che ha
incrementato la già elevata diversità biologica del sito con la presenza di
moltissime specie botaniche e faunistiche.
Collegata alla terraferma da una diga ed attrezzata ad accogliere gli appassionati naturalisti, la Riserva permette di osservare infatti una vasta gamma di specie vegetali ed animali, in particolare i cavalli Camargue qui introdotti per la loro capacità di adattamento alle zone umide ed utilizzati anche per le visite guidate.
Collegata alla terraferma da una diga ed attrezzata ad accogliere gli appassionati naturalisti, la Riserva permette di osservare infatti una vasta gamma di specie vegetali ed animali, in particolare i cavalli Camargue qui introdotti per la loro capacità di adattamento alle zone umide ed utilizzati anche per le visite guidate.
L’Isonzo/Soča è un autentico paradiso per
gli amanti degli sport acquatici, ma anche per i fotografi e per chi cerca
semplicemente di rilassarsi in mezzo alla natura. Tra le esperienze più belle
che si possono vivere lungo questo fiume c’è indubbiamente il rafting (discesa
con il gommone), che nella valle viene organizzato da oltre venti agenzie
sportive. Ma l’elenco degli sport praticabili è lunghissimo: kayak (negli
ultimi due decenni l’Isonzo è stato diverse volte teatro di grandi competizioni
internazionali di questa disciplina), bob fluviale (hydrospeed), discesa su
tavola da SUP (stand up paddle board), riverbug, kayak aperto (sit on top). Per
non parlare della pesca.
L'Isonzo, il cui nome deriva dal celtico
"Eson", fin dall'antichità ha assunto i nomi più svariati; secondo
per portata nel Triveneto, grazie anche alle sorgive carsiche che lo alimentano
costantemente, questo fiume, nonostante sia stato teatro di battaglia già dal
trecento d.C. nelle lotte fra Cristiani e Pagani, viene storicamente associato
alla Prima Guerra Mondiale per le dodici battaglie che prendono il suo nome e
che lasciarono nel territorio numerose opere a ricordo della Grande Guerra. A
ridosso del corso d'acqua o a breve distanza da esso, si possono incontrare
infatti vestigia di antichi castellieri, così come i segni delle precedenti
popolazioni che hanno attraversato il territorio, quali i romani, i longobardi
e i bizantini o ancora rocche medievali e fortezze veneziane e austriache.
Per maggiori informazioni sugli sport che è
possibile praticare sull'Isonzo, clicca qui
La foto, Gole dell'Isonzo è di Stulc-Zornik
Informazioni tratte da http://www.turismofvg.it/Fiumi/Isonzo e da www.rivistanatura.com
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