Incontro sui benandanti: nuova sede


Tra storia e miti i benandanti, intorno al XVI-XVII secolo, in Friuli, si adoperavano per la protezione dei villaggi e del raccolto dei campi dall'intervento malefico delle streghe e dai malandanti in genere. Di loro ne parlerà venerdì prossimo 6 marzo, alle 18, in sala della Torre della Fondazione Cassa di risparmio di Gorizia (g.c.), via Carducci 2, Paolo Morganti in un colloquio con Antonella Peressini, nell’ambito del ciclo “Incontri, racconti e luoghi”organizzato dal blog Vado a vivere a Gorizia. Il culto discendeva da antiche tradizioni pagane contadine già diffuse nel Centro-Nord Europa. Portatori di energie positive il loro destino era segnato già dalla nascita, perché erano coloro che nascevano ancora avvolti nel sacco amniotico. I cosiddetti nati con la camicia, lungi dall’essere persone fortunate, secondo l’accezione moderna del termine, avevano il compito, in astrale, di combattere le forze maligne. Gli scontri erano soliti avvenire durante i periodi delle quattro tempora che si possono individuare approssimativamente nel passaggio tra le stagioni. Per le tempora di primavera fra la prima e la seconda domenica di Quaresima, e quindi proprio in questi giorni. Se a prevalere erano i benandanti, sarebbero seguiti mesi di abbondanza e prosperità, mentre se a vincere fossero stati i malandanti, i poveri contadini sarebbero stati afflitti da lunghi periodi di fame e carestia. Paolo Morganti, cultore di storia locale che, attraverso la sua casa editrice ed i suoi romanzi storici sta divulgando l’inestimabile patrimonio storico del Friuli Venezia Giulia si soffermerà, in particolare, sui luoghi magici del nostro territorio la cui memoria storica va recuperata, per quella necessaria valorizzazione di una regione veramente unica, da questo punto di vista, come lui stesso illusterà.

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