Il Libro delle 18.03 – Diciotto anni di storie che continuano

Gorizia è una città piccola ma sorprendente: nel giro di una settimana può offrire più eventi culturali di quanti se ne possano seguire. Presentazioni, concerti, mostre, incontri con autori: a volte bisogna davvero scegliere a cosa rinunciare. Ma è un buon segno, perché vuol dire che la città è viva, che la cultura circola e che la gente ha voglia di partecipare.

Dentro questo panorama, “Il Libro delle 18.03” è diventato una specie di bussola. Diciotto anni fa, nella sala della stazione ferroviaria, tutto era iniziato quasi per gioco: il libro di un amico, Giorgio Mosetti, due altri autori regionali e un pubblico curioso. Doveva essere una parentesi di un mese, nell’ottobre del 2008. E invece no: da lì è nata una rassegna che oggi attraversa stagioni, generazioni e luoghi, capace di trasformare la presentazione di un libro in un vero momento d’incontro.

Negli anni, le “18.03” hanno creato un pubblico fedele, che riempie le sale e che spesso non basta più a contenerlo. La maggioranza è formata da lettori maturi, ma ci sono sempre più studenti delle scuole superiori che portano energia e domande nuove. È un segnale importante: vuol dire che la lettura non è affatto una pratica in declino, ma che va proposta nel modo giusto, in luoghi dove ci si sente accolti e coinvolti.

Quest’anno la rassegna festeggia i diciotto anni di attività, un traguardo importante che segna quasi due decenni di incontri, dialoghi e libri che hanno accompagnato la crescita culturale di Gorizia. In pieno GO!2025, “Il Libro delle 18.03” si fa ancora più diffusa: tredici appuntamenti che toccheranno Gorizia, Nova Gorica e l’Isontino, e un’uscita speciale tra le montagne della Carnia per unire libri, arte e gusto in un’unica giornata.

Di tutto questo ho parlato con Paolo Polli, presidente dell’associazione e ideatore della rassegna. Nell’episodio di Voci dal Confine che trovate qui sotto, racconta com’è nata l’idea, cosa è rimasto di quell’atmosfera della stazione e perché continua a valere la pena, dopo 18 anni, sedersi a parlare di libri. Qui l'intervista su youtube e questo sotto il programma definitivo

28 settembre – Villa Codelli, Mossa: lectio domenicale “I giovani e il posto di lavoro” con Daniele Marini (Università di Padova).

1° ottobre – Trgovski dom: evento “Il movimento del volo” con Maddalena Rebecca in dialogo con Antonella Sbuelz.

3 ottobre – Auditorium Formedil: Angelo Floramo presenta Vita nei campi in dialogo con Stefano Cosma.

8 ottobre – Fabrizio Bozzetti presenta Margherita dei ribelli. Sorella, eretica, rivoluzionaria con Andrea Bellavite.

9 ottobre – Kulturni dom: Mimmo Sammartino con Nostra Regina dei burroni e delle mosche dialoga con Romina Koncina ed Ezio Benedetti.

16 ottobre – Andrea Vitali presenta La profezia del povero Erasmo con Mario Brandolin.

17 ottobre – Mediateca Casiraghi: Robert Schuhmann con Ciclovia Alpe Adria dialoga con Nevio Costanzo.

22 ottobre – Silvana Dragutinović con Enzo Martines presenta Donne che pensano di notte, a cura di Fabiana Dallavalle.

24 ottobre – Casa Candussi-Pasiani, Romans d’Isonzo: Gianni Oliva presenta Il pendio dei noci con letture di Valentina Verzegnassi.

28 ottobre – Irina Ganiceva presenta Origini in dialogo con Barbara Sturma e Igor Komel.

29 ottobre – Libreria Caffè Maks, Nova Gorica: Cristina Noacco con Marko Tavčar presenta l’edizione in sloveno di Timavo Natisone Isonzo – Fiumi, uomini e confini.

31 ottobre – Palazzo Torriani, Gradisca: chiusura della rassegna con Guida anacronistica di Venezia di Pascal Bonafoux e Safet Zec, in dialogo con Hana Zec e Federico Fazzi. 11 ottobre – Uscita speciale: partenza alle 8.30 dal piazzale della Casa Rossa per Tolmezzo (Museo delle Arti e delle Tradizioni popolari), sosta al Filo dei Sapori e pomeriggio a Illegio per visitare la mostra Ricchezza. Dilemma perenne.

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