Come credo di aver scritto già più volte, è ormai diventata una abitudine – quando si accede il pc - scorrere le notizie che il motore di ricerca di giorno in giorno propone, nel momento in cui viene aperta una nuova finestra. La notizia che stamattina ha catturato la mia attenzione è stata questa: Le nuove generazioni stanno abbandonando l'espresso. Breve storia del caffè e di come è cambiato il suo consumo. Una rapida occhiata al testo e apprendo che: “La napoletana piace molto ai giovani, così come ad essi piacciono i caffè preparati con i “nuovi” strumenti tipo l’aeropress, la chemex o il syphon, che in realtà esistono da decenni ma in Italia abbiamo scoperto solo grazie alla cultura specialty.” Oddio! Ma di che cosa stiamo parlando? Muovo il mouse tre schede a sinistra, dove ormai sono costantemente loggata, e chiedo aiuto a Chatgpt: che cos’è l’aeropress, la chemex o il syphon? Ecco qua la sua pronta immediata risposta:
“Ah, mi sa che qui si parla di caffè fatto con metodo! ☕️
Allora, Aeropress, Chemex e Syphon sono tre sistemi di estrazione manuale che escono dalla classica moka o espresso, perfetti per chi ama un approccio più consapevole e sperimentale al caffè. Ti faccio una piccola panoramica:
Aeropress: 👉 Inventata nel 2005, è la più recente e anche la più pratica. Sembra una grossa siringa di plastica con un filtro in carta o metallo. Funziona a immersione, cioè il caffè macinato si mescola con l’acqua calda e poi viene spinto giù con la pressione manuale. Risultato: Un caffè molto pulito, corposo e aromatico, senza residui. Perfetta per chi ama un caffè tra l'espresso e l'americano, ma con la possibilità di giocare con tempi di infusione e pressione.
Plus: Si porta ovunque, è economica e facile da pulire. (Una piccola verifica e scopro che, ovviamente, su Amazon è già disponibile)
Chemex: 👉 Un'icona di design (nata nel 1941), sembra una clessidra di vetro con il filtro di carta conico sopra. È un metodo a percolazione (l'acqua scende lentamente attraverso la polvere di caffè).
Risultato: Caffè molto pulito, delicato, con profumi floreali e fruttati. Se ti piace il caffè lungo, quasi come un tè, questo è il metodo perfetto. Plus: Bellissima da vedere, ideale per più tazze, ma richiede tempo e pazienza. (Questo, a dire il vero, lo conoscevo già anche se con altro nome con riferimento al caffè all’americana)
Syphon (o Sifone): 👉 La più scenografica e vintage, sembra uscita da un laboratorio di alchimia. Funziona con due globi di vetro sovrapposti: l'acqua nel globo inferiore viene scaldata con un fornelletto, sale nel globo superiore dove incontra il caffè macinato, poi riscende filtrata.
Risultato: Caffè aromatico, morbido, con corpo setoso e pulito. Il metodo esalta soprattutto le note fruttate e floreali.
Plus: Spettacolare da vedere, ma richiede manualità e tempo. (Questo ovviamente non appena ho ammortizzato la spesa per l’acquisto della Delonghi Rivelia me lo compero certamente."
Se sei cresciuta a caffè nero bollente anni '70 e moka, - mi dice Chatgpt - questi metodi sono una rivoluzione perché tirano fuori sfumature di sapore che prima manco ci sognavamo. Per concludere con l’immancabile domanda: “Che rapporto hai con il caffè? Ti intriga più l'idea del rituale o sei più da caffè rapido e diretto?” Risposta difficile … sono una gran consumatrice di caffè. Vuoi perché soffro di bassa pressione, vuoi perché al bar con le amiche non so che altro prendere. Ma questo articolo ha sparigliato le mie carte e voglio scoprire il nuovo mondo. Intanto ho deciso: in settimana vado a Trieste, perché ho letto in questa pagina che ce ne sono ben quattro di specialty coffee!
Per saperne di più leggi questo articolo del Gambero rosso on line: Salviamo gli specialty coffee dalla moda degli specialty coffee!
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