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E, in lontananza, Castagnavizza |
Non sempre una foto (soprattutto
se non rielaborata con i potenti mezzi dell’informatica) riesce a trasmettere
il desiderio di condividerla. Ma, a volte, è talmente bella che il negarne la
visione a tutti è davvero un delitto. Pensavo a questo, stamattina, mentre
appena alzata davo un’occhiata alle novità su FB. Se, poi, associo questo fatto
alla circostanza che da tempo cercavo l’occasione per pubblicare la storia dei
Borboni di Francia che sono ancora in molti a non conoscere, il gioco è fatto,
ovvero due piccioni con una fava. Ecco qua ciò
che abbiamo sulla porta di casa.
“La primitiva cappelletta -
costruita in sommità al colle della Castagnavizza, nel 1623, dal conte Mattia
Della Torre e Valsassina - veniva ampliata e trasformata in varie epoche.
Accanto ad essa si edificava anche un cenobio. In tempi diversi, il convento passava
dai monaci carmelitani ai domenicani, infine ai francescani. Attorno al 1796 vi
trovavano ospitalità alcuni sacerdoti francesi emigrati. Tra questi, il vescovo
di Perpignano, Antonio Leirys d'Eponches.